Al Dipartimento delle Alpes-Maritimes “Bienvennue au G20”.
Il Summit si apre con una riunione fra il Presidente di turno Francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere Tedesco Angela Merkel sulla questione crisi Greca costatandone la gravità, con la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christina Lagarde, il Commissario Europea Josè Barroso, il Presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Jubcker e quello del Consiglio Europeo Herman Vass Rompuy.

Nella mattinata di apertura i leader di Francia e Germania incontrano anche i due paesi di Eurolandia Italia e Spagna.
Paesi questi in grave difficoltà economica e con un debito pubblico alto e più pesantemente per l’Italia, dove ha bisogno di riforme e nel frattempo promette risultati, ma con scarsa capacità decisionale ed efficacia, bensì si presenta con soluzioni improvvisate, diventando così un paese inaffidabile a crescita zero.

Gli aiuti all’Italia sono negati e dovrà questa volta portare a Bruxelles risultati concreti nelle scadenze.
Il Presidente Americano Obama, attraverso il portavoce della Casa Bianca James Carney, fa sapere quanto sia necessario e importante l’Europa unita in un’azione comune per risolvere la crisi della Grecia.

Il Summit affronta l’impegno della seduta nella proposta dei 17 Paesi riunitesi a Berlino, prepara le basi per una Tobin Tax europea, quali tasse su tutte le transazioni sui mercati valutari volta a stabilizzarli e contemporaneamente a procurare risorse da destinare alla comunità internazionale per lo sviluppo e ridurre il debito pubblico in quei paesi dove necessita.
Il valore delle tasse a Bruxelles stimato, possono portare a 55 miliardi di Euro annui.